Mario Villa
MARIO VILLA
(F. 1926)
Nacque a Castel Goffredo (Mantova) il 1° novembre 1907, da genitori cremonesi proprietari agricoli. Il padre, Carlo, giornalista, si trasferì a Brescia, attorno al 1923-’24, per motivi politici. Perciò il figlio Mario frequentò il Liceo Scientifico bresciano.
Mario Villa, particolarmente versato per la matematica, studiò sotto la guida del Professor Ferretti Torricelli del quale serbò per tutta la vita un ricordo filiale. E di Mario Villa parlava spesso anche il Professore, agli allievi degli anni seguenti, ricordandolo come suo ottimo studente particolarmente versato per la geometria.
Qualche suo compagno di corso o dei corsi successivi, tutt’ora vivente, lo ricorda ancora per il suo impegno allo studio, il suo fervore per la conoscenza e per il suo carattere schietto e generoso, da cremonese-mantovano.
Diplomatosi con ottimi voti, passò, per affrontare gli studi universitari, anche su consiglio del Prof. Ferretti Torricelli, alla Università di Pavia, vincendo, per concorso, un posto al Collegio Ghisleri, il collegio delle “élite”.
Si iscrisse dapprima al Biennio di Ingegneria, ma poi la passione per le matematiche e particolarmente per le geometrie ebbe il sopravvento e passò alla facoltà di matematica. A quel tempo la cattedra di geometria di Pavia era occupata da un docente prestigioso, il Berzolari, che fu colpito dalla genialità del Villa e lo prese, fin da subito, a ben volere. Ricordiamo, per inciso, che chiunque voglia iniziare od approfondire gli studi geometrico-matematici, non può non passare attraverso le numerose e fondamentali pubblicazioni del Berzolari, ad esempio l’Enciclopedia della Matematiche e delle Geometrie edita da Hoepli. Il Villa, seguendo tale maestro, si laureò nel 1930 con una tesi, brillante, sulle “varietà jacobiane e le sue singolarità”. Ma anche prima della laurea aveva avuto modo di segnalarsi con alcune note che vennero pubblicate ed apprezzate dagli studiosi di geometria del tempo.
Dal 1930, subito dopo la laurea, su consiglio del Berzolari, approfondì la sua preparazione scientifica a Parigi, con una borsa di studio, seguendo l’insegnamento di Elia Cartan, un grande del tempo. Rimase a Parigi un paio di anni ed al ritorno fu assistente di geometria all’Università di Pavia, per passare poi a Genova. Quindi, dopo aver vinto un regolare concorso, nel 1939, a soli 32 anni assunse la cattedra di Geometria Analitica nel prestigioso ateneo di Bologna, cattedra che tenne fino alla morte, avvenuta il 16 novembre 1973.
Fra la laurea e la cattedra universitaria erano passati appena nove anni, un primato che solo persone di altissimo livello possono ottenere e il Villa era una di queste. Alto livello che, assieme alla sua genialità, aveva potuto ottenere grazie a maestri dello stampo di Ferretti Torricelli al Liceo e di Berzolari, Cartan, Bompiani, alla Università. E di questi maestri Egli conservò sempre un ricordo ed una riconoscenza non comune.
A Bologna il Villa ebbe il vanto di fondare, come il Berzolari a Pavia e il Chisini a Milano, una scuola di Geometria e fra i suoi allievi, poi affermatisi nella ricerca in tale materia, sono da ricordare i cattedratici Vaone, Maracchini, Speranza, Pezzana e il bresciano Bonera, scomparso da non molti anni. Le pubblicazioni del Villa su argomenti di Geometria analitica, proiettiva e differenziale non si contano, naturalmente sono di altissimo livello e alcune di esse hanno aperto nuovi filoni per i ricercatori del presente e del futuro. Inutile riportare i titoli di tali pubblicazioni, importanti solo per gli addetti ai lavori: ricordiamo qui solo una pubblicazione che i docenti di matematica dovrebbero riconoscere ed è la serie, in diversi volumi, dei “Repertori di Matematiche”, continuata, dopo la sua morte, da una Commissione da Lui stesso scelta.
Mario Villa fu segretario dell’Unione Matematica Italiana dal 1946 al 1961, accademico dei Lincei ed ottenne molti riconoscimenti in Italia ed all’estero.
Pur coltivando gli studi di Geometria ad altissimo livello, il Villa non trascurò, nella sua carriera di docente universitario, i problemi inerenti all’insegnamento della matematica nelle scuole medie e superiori. In particolare, fra il ’62 e il ’63, promosse e coordinò tre volumi dal titolo “Per un insegnamento moderno della matematica nelle scuole secondarie di vari tipi” e partecipò o organizzò, per il Ministero della Pubblica Istruzione, convegni in Italia ed all’esteri sullo stesso argomento, al fine di migliorare l’insegnamento nella scuola.
Il Prof. Villa fece parte, quale Presidente ed esaminatore, di molte commissioni per esami di abilitazione e concorso per professori di scuola superiore e media facendosi apprezzare sia per la sua umanità, sia per la sua preparazione, sia per la sua giusta severità.
In questi concorsi ed anche durante corsi di aggiornamento, il Prof. Villa ebbe modo spesso di incontrare ex allievi del “Calini”. La comune amicizia per il Prof. Ferretti Torricelli apriva la strada sempre a cordiali conversazioni che portavano, alla fine, a parlare del comune liceo frequentato: il “Calini”.
(Da commemorazioni tenute presso l’Università degli studi e l’Accademia delle scienze di Bologna e da osservazioni del Prof. Giuseppe Viani).
(Dalla pubblicazione: Il Liceo Scientifico “Annibale Calini” di Brescia, Magalini Editrice, 1987)